[continua da: Svuotaggio Armadio: come eliminare i vestiti in eccesso.]
La fase di smistamento è certamente la più critica di tutto il processo, oltre che la più lunga e la fondamentale. Questa fase si suddivide a sua volta in due step:
_ Divisione per tipologia
_ Divisione tra cosa tengo e cosa do via
La prima parte è la più divertente e serve a visualizzare meglio la catasta di roba che hai accumulato in camera.
Crea circa 6/7 spazi che serviranno ad ospitare:
_ Top: canotte – camicie – maglie – maglioni – cardigan – etc…
_ Bottom: pantaloni – gonne – shorts – etc…
_ Shoes: stivali – pantofole – infradito – brogues – etc…
_ Dresses: vestiti di tutti i tipi
_ Accessories: borse – cinture – cappelli – sciarpe – etc…
_ Outwear: cappotti – giacche – giubbini – poncho – mantelle – etc…
_ Underwear: intimo – costumi da bagno – pigiama – vestaglie – etc…
Selezionare a questo punto sarà un gioco da ragazzi e vedrai come, una volta finito, ci si sente po’ più leggeri e, forse, hai già adocchiato qualcosa che “Ma veramente ce l’ho ancora?” oppure “E questo quando l’ho comprato?”. Il quadro si fa sempre più nitido e sicuramente dal panico di pochi istanti prima ci si è un po’ calmati. C’è una via d’uscita, te lo giuro!
A questo punto, personalmente faccio una cosa per me importantissima: valuto i COLORI.
Sì, perché il mio rapporto con i colori è FONDAMENTALE e sono sicura che anche per te è così. Ognuno ha delle tinte che preferisce indossare o altre con cui non si sente a proprio agio e questo gioca un ruolo molto importante nella scelta degli indumenti. E’ per questo motivo che in questa fase del mio decluttering faccio questa valutazione preliminare per scartare sicuramente con maggiore serenità i capi dei colori che proprio non riesco a indossare.
Questa missione è facile perché si basa proprio sul colpo d’occhio!
Nella seconda parte della fase SMISTAMENTO servono tre sacchi neri:
_ Il primo conterrà i capi da buttare: quelli rovinati, stinti, bucati, sformati, insomma IRRECUPERABILI!
_ Nel secondo finiranno tutti gli abiti ancora in forma ma che obbiettivamente non indossiamo da lustri e comunque non indosseremmo per altrettanti secoli; parlo quindi di taglie diverse dalla nostra attuale (inutile tenere un vestito per quando sarò dimagrita: bisogna dimagrire per sentirsi meglio non per mantenere la promessa ad un vecchio tubino), vestiti troppo succinti che non stanno bene neanche ad una 16enne o palandrane tipo santone indiano che ci armonizzano come solo un sacco di juta saprebbe fare, acquisti impulsivi, i famosi colori che non mettiamo di cui sopra e i vestiti di cui (succede, eh!) ci siamo effettivamente stancate. Questo sacco andrà ad associazioni benefiche, amiche o (soluzione che preferisco) i capi al suo interno diverranno articoli per uno SWAP-PARTY!
_ Il terzo ed ultimo sacco -più piccolo è, meglio è- è destinato solo ed esclusivamente a quegli indumenti che devono essere sistemati e per sistemati non intendo che da una 58 la sarta deve farci uscire una 44! Rientrano quindi nella categoria bottoni saltati, orli scuciti, macchie da lavare, zip difettose, etc…, che DEVONO essere aggiustati entro e non oltre la data di scadenza di 2 settimane.
Osservate con occhio critico, quindi, ogni indumento di ogni mucchio e decretate il più razionalmente possibile a quale categoria questo appartiene.
Ci sarebbe un ultimo sacco che è quello degli affetti che solitamente contiene roba che non abbiamo MAI messo ma che ci dispiace tantissimo buttare. Io faccio così: lascio le cose a cui sono affezionata per ultime perché quando hai finito tutto, stanca morta sei probabilmente più propensa a tagliare corto con i sentimentalismi. Se anche allora non so decidere cerco almeno di ridurre al minimo i capi e li spedisco in cantina o in soffitta. Al prossimo decluttering (perché io questo lavoro lo faccio ad ogni cambio stagione), staccata da quella roba per tutto quel tempo mi sento innanzitutto un’idiota perché ho sprecato spazio per cose che per tutto il resto dell’anno ho dimenticato e due perché quelle stesse cose sarebbero potute servire a qualcuno che ne ha più bisogno. Inutile dire che dopo un’ora sono già sparite!
[Continua: Ogni cosa ha un posto, un posto per ogni cosa: riordino l’armadio.]
